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Ecco i 10 motivi per cui i bambini dovrebbero studiare musica e canto

Recentemente alcuni studi hanno confermato i molteplici benefici che la musica e il canto conferiscono  ai bambini per il loro sviluppo. Oggi vogliamo parlarvi proprio di questo, di come lo studio della musica e del canto può aiutare a far crescere positivamente il vostro bambino. Ecco per voi dieci benefici della musica che forse non conoscevate.

1 Studiare musica aumenta la coordinazione

L’arte di suonare uno strumento richiede molta coordinazione . Mentre il bambino è impegnato nella lettura di note musicali, il suo cervello inconsciamente deve convertire la nota in suono, aggiungendo anche la respirazione e il ritmo. La coordinazione è sicuramente una funzione importante che servirà poi al bambino in tante delle attività che deciderà di compiere.

 

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2 La musica per esprimere le proprie emozioni

L’espressione delle emozioni, all’inizio della vita, è musicale. Suoni, rumori, gorgheggi. Quando un bambino prende un oggetto, lo usa per far rumore, inizia a cantare, producendo così una musica grezza. Sfruttando così la sua capacità di usare il corpo per esprimere qualcosa che sente, senza capirla o catalogarla o aver acquisito particolari abilità. Favorire l’attività musicale nei bambini significa dare strumenti e voci per raccontare le proprie emozioni, seguirle nelle loro variazioni e intensità, sperimentarle.

3 Il canto aumenta l’autostima nei bambini conferendogli una notevole fiducia

 

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Quanto ci si esibisce di fronte ad altre persone, si riduce la paura del palcoscenico, aumentando l’autostima nel bambino. Suonare o cantare sul palco, in una band o in un’orchestra, aiuta a superare la paura, perché non si è da soli. Per queste ragioni dunque la musica potrebbe essere uno strumento per aiutare i bambini ad essere più sicure di sé e rilassati nei contesti sociali, mantenendo un alto livello di autostima.

4 Le attività musicali di gruppo contribuiscono a promuovere la cooperazione 

La musica è molto importante per i bambini  in quanto è un potentissimo mezzo di socializzazione, un modo per mettersi in gioco e per trovare relazioni, equilibri, collaborazioni. Ed è spesso pratica collettiva, e questo insegna ai bambini la cooperazione e l’inclusività. La musica abbatte le barriere linguistiche e aiuta a creare un’immediata socializzazione tra i bambini di culture differenti.

 

5 Studiare musica aumenta il pensiero creativo

La musica e i suoni possono anche stimolare la mente e la creatività. Secondo alcuni studi, i rumori della natura sono perfetti per sviluppare idee creative. Lavorare con un sottofondo di onde, foglie mosse dal vento, ruscelli che scorrono, riesce anche a donare ai bambini più tranquillità. Le idee brillanti potrebbero  venirgli in mente ancor di più se ascoltassero melodie allegre, che stimolano fortemente l’emozioni positive.

O ancora, già dai primi anni avere con se giochi e giocattoli che stimolino l’approccio al canto e all’ascolto. Un esempio? Bambole, peluche, o giochi da tavolo pensati per favorire l’incontro con la musica. La bambola Elisa canta e racconta della collezione Amore Mio potrebbe essere la scelta giusta.

 

Premendo la sua manina  lei canterà 4 canzoni: Giro giro tondo, La bella Lavanderina, Frà Martino e Nella vecchia fattoria. Premendo l’altra manina: Amore mio racconterà la storia di Cenerentola.

6 Ascoltare la musica aumenta la memoria

Ascoltare e riascoltare la stessa canzone non solo aiuta il buonumore, ma serve anche a costruire la memoria autobiografica del bambino. La musica ha un grande potere sulla loro memoria, alcuni studi hanno scoperto che la forza evocativa della musica è molto forte e che quando i bambini si trovano di fronte a una canzone che hanno ascoltato in un certo periodo della giornata, sono sufficienti pochi elementi per farli tornare indietro nel tempo.

7 Studiare musica aumenta la responsabilità

Imparare a suonare uno strumento richiede di sapere davvero come organizzare e come gestire in modo preciso il tempo. Suonare uno strumento ha le proprie responsabilità, il bambino oltre ad organizzare il suo tempo di esercizio pianificandone i  differenti metodi di lavoro, deve tener cura del proprio strumento. Poi ci sono altri aspetti come ad esempio ricordare eventi musicali (come prove e spettacoli) e ritagliarsi il tempo per l’esercizio.

8 Il canto introduce una conoscenza generale

Leggere la musica necessita il conteggio delle note e della loro durata e può quindi aiutare le abilità matematiche del bambino. Inoltre, imparare la teoria musicale include molti aspetti matematici. Gli studi hanno dimostrato che i bambini che suonano uno strumento o studiano le arti sono spesso migliori in matematica e raggiungono livelli più alti a scuola rispetto agli altri che non lo fanno. Spesso la musica riflette l’ambiente e i tempi della sua creazione.

Pertanto, si impara una varietà di tipi di musica, come la classica, la musica medievale, e altri generi. La musica in se stessa è storia, e ogni brano di solito ha il suo  sfondo culturale e la sua trama che può favorire l’apprezzamento per altre culture.

9 Il canto permette di imparare una lingua straniera senza troppi sforzi

La musica unisce le culture e infrange le barriere: flamenco andaluso, tango argentino, reggae giamaicano, punk inglese e il jazz americano. Quando i bambini cantano, tendono a imitare i suoni e l’intonazione. Questo mitiga il loro accento quando parlano in una lingua straniera, ma ciò richiede un po’ più d’impegno. La maggior parte delle canzoni utilizza parole colloquiali ed espressioni che normalmente non si imparano quando si studia una lingua. Quindi possiamo considerare la musica come un’ottima alternativa per far imparare una lingua straniera al bambino.

10 Lo studio della musica e del  canto distrae il bambino dai dispositivi elettronici

Sia il canto che la musica sono attività indispensabili che aiutano il bambino a tenersi impegnato e divertito, ciò non è da sottovalutare in quanto la dipendenza da dispositivi elettronici è molto diffusa tra i ragazzini proprio per questo si cerca di prevenire il fenomeno tenendo il bambino impegnato in svariate attività, quali: sport, scuola e musica. Questi “impegni” hanno come scopo principale il mantenere i rapporti con i propri coetanei e cercando così di non isolarsi all’interno di una stanza.

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