Oltre il rosa e il blu: Lego dice stop alle etichette di genere
Lego ha annunciato che rimuoverà le etichette di genere dal suo marchio, incluso il non commercializzare più giocattoli distintamente per bambini o bambine, oltre al garantire che i propri prodotti siano neutri rispetto al genere.
Questa mossa di uno dei brand di giocattoli più conosciuti e amati da grandi e piccoli di tutto il mondo arriva in risposta ad una ricerca che l’azienda danese ha commissionato al Geena Davis Institute on Gender in Media, per capire in che modo i genitori e i bambini dai 6 ai 14 anni pensano alla creatività.
Il 71% dei bambini era infatti preoccupato di essere giudicato o deriso per aver giocato con giocattoli di genere femminile e il 54% dei genitori teme che i propri figli vengano presi in giro per aver giocato con giocattoli associati alle bambine.
Nel complesso, i risultati suggeriscono che i ragazzi si sentono più spinti a conformarsi ai ruoli di genere e alle norme per le attività creative rispetto alle ragazze. Ma le percezioni e le credenze degli altri possono influire negativamente anche sulle bambine.
I pregiudizi di genere nella prima infanzia
La consapevolezza del genere come categoria sociale si sviluppa presto nella vita e la comprensione di alcuni stereotipi inizia già nella prima infanzia. Ad esempio, i bambini in età prescolare possono avere la convinzione che solo i maschi possono essere poliziotti e solo le femmine possono essere insegnanti o infermiere.
Pregiudizi di genere e razziali possono essere osservati nei bambini dai due ai tre anni, nel momento più importante in cui prendono spunti per decodificare e comprendere il mondo.
Considerare lo shopping come un’attività da ragazze e aggiustare le cose con l’utilizzo di strumenti come attività esclusiva dei ragazzi può ad esempio rafforzare le rigide visioni binarie del genere.
Il problema principale è che questi stereotipi e pregiudizi possono essere portati per tutta la vita, rendendo la prima infanzia fondamentale nel porre le basi di atteggiamenti permanenti.
Sviluppare il proprio talento, a prescindere dal genere
La ricerca Lego ha rilevato che i genitori stessi erano più propensi ad incoraggiare le loro figlie a impegnarsi in attività più cognitive, artistiche e performative (vestirsi, ballare, colorare e cantare), mentre i loro figli dovevano impegnarsi maggiormente in attività digitali, scienze e costruzioni.
Non giocare con i giocattoli da costruzione può significare che le ragazze possano perdere l’opportunità di sviluppare abilità spaziali e capacità di ragionamento meccanico necessarie per la carriera in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica: campi in cui le donne continuano ad essere sottorappresentate.
L’importanza dei giocattoli durante la crescita dei bambini
I giocattoli sono uno dei modi principali con cui i bambini imparano i ruoli e stereotipi di genere, insieme a chi vedono intorno a loro nella vita quotidiana, dai libri che leggono e dai programmi TV che guardano.
I genitori e le maestre hanno un ruolo chiave nell’incoraggiare i bambini di tutti i sessi a impegnarsi in un’ampia gamma di attività e farli giocare in modo che sviluppino il proprio talento unico.
La prevenzione di atteggiamenti e stereotipi di genere potenzialmente dannosi nell’infanzia è quindi un elemento chiave per raggiungere l’equità di genere e per sostenere la salute ed il benessere di tutti.
Per questo gli sforzi di brand mondiali come Lego per ridurre la natura di genere dei giocattoli e il relativo marketing è un passo importante per offrire a tutti i bambini opzioni più eque su come vedono sé stessi, il mondo e il loro futuro.
La rivoluzione silenziosa nel mondo dei giocattoli
Le distinzioni di genere, sia dalle pubblicità che dai famigerati corridoi suddivisi in giochi rosa e blu, stanno iniziando a crollare.
I produttori di giocattoli come Mattel e Hasbro, infatti, non commercializzano più esplicitamente alcune delle loro linee (comprese le bambole) a bambini o bambine. E rivenditori come Target, Toys ‘R’ Us e Kmart stanno rispondendo sostituendo i corridoi dei giocattoli rosa e blu con una dicitura più neutra rispetto al genere.
Mentre le divisioni di produzione tra maschi e femmine continuano ad esistere nelle più grandi aziende di giocattoli, la maggior parte dei produttori preferisce parlare di modelli di gioco e passioni piuttosto che di genere.
Questo offuscamento delle linee di genere intorno ai giocattoli è emblematico rispetto ad un più ampio cambiamento sociale guidato da idee di inclusività e abbattimento dei pregiudizi, anche se c’è ancora molta strada da fare.